L’amianto è una sostanza che si trova in diversi prodotti, soprattutto nel campo degli isolanti edili. Se state pensando di procedere con il bonificare l’amianto da soli, senza l’ausilio di una ditta specializzata, è bene tentare di seguire una procedura quanto più sicura possibile. La gran parte dei comuni italiani ha dei piani che regolano queste operazioni, soprattutto per quanto riguarda il sito di stoccaggio o l’eventuale ritiro in loco. il primo passo da fare è proprio quello di documentarsi riguardo le disposizioni elargite dall’ amministrazione comunale di appartenenza e poi muoversi di conseguenza.
Cosa ci occorre?
Un kit specifico contiene tutto il necessario per incapsularlo in sicurezza ed è indispensabile per la rimozione sicura dell' amianto:
MASCHERA FACCIALE FILTRANTE MONOUSO (FFP3)
• TUTA MONOUSO ANTIPOLVERE (tp 5)
• GUANTI
• VERNICE INCAPSULANTE
• POMPA AIRLEES
• NASTRO ADESIVO
• ETICHETTA DI IDENTIFICAZIONE (a: amianto)
• (in alcuni) DICHIARAZIONE DI AUTORIMOZIONE
Prima di procedere con la guida vorrei farti notare che rimuovere l' amianto è molto pericoloso e se non fatto in giusto modo, provoca danni irreversibili a te e all' ambiente.
LEGGE ED OBBLIGHI PER LO SMALTIMENTO AMIANTO
Tutti i proprietari in possesso di un immobile, in cui sono presenti materiali contenenti amianto, come l'Eternit, hanno l'obbligo per legge di effettuare la rimozione dell'amianto. Per questo, la legge italiana ne ha persino vietato l'estrazione. Resta però il problema dello smaltimento dell'amianto già installato negli immobili, che in particolar modo se danneggiato oppure ormai friabile, emana in abbondanza micro-fibre pericolose.
L'Eternit, materiale composto da cemento ed amianto, che è stato utilizzato in passato per la realizzazione di lastre ed onduline per tetti, è ancora presente su tutto il territorio nazionale.
Lo smaltimento dell'Eternit è obbligatorio secondo il Dlgs. 257/1992, che ha stabilito gli obblighi sia per gli enti pubblici, che per i privati ( Decreto legislativo 257/2006 e P.R.A.L del 17-01-2006)
Visto questo procediamo.
Come smaltire l'Eternit
L'amianto può essere rimosso solo da parte di personale specializzato secondo le modalità vigenti dalla legge. E' necessaria l'autorizzazione del comune ed il controllo preventivo dell'azienda sanitaria locale. Esso finchè è inglobato nel cemento rimane innocuo diventa invece pericoloso per la salute nel caso in cui le fibre vengono liberate nell'aria. A questo punto è fondamentale adottare delle procedure di sicurezza per rimuoverlo.
Procedure per lo smaltimento dell'eternit
Le lastre devono essere preventivamente bagnate con prodotti collanti o vernicianti al fine di impedire alle fibre cancerogene di staccarsi dal cemento e quindi liberarsi nell'aria le lastre devono rimanere integre pertanto è *vietato* l'uso di attrezzature meccaniche quali il trapano, martello elettrico ecc. Lo spostamento tassativamente viene effettuato manualmente con utensili specifici dotati di sistema di aspirazione. Il personale deve indossare una tuta "usa e getta" con copricapo, una maschera per polveri, guanti usa e getta e scarpe antiscivolo.
Smaltire l'eternit
Le lastre e gli altri materiali in amianto devono essere rinchiusi in imballaggi non deteriorabili, quindi sacchi o altri contenitori.
(assolutamente vietato usare il bidone della spazzatura!!) Per i pezzi di amianto con superficie inferiore a 30/40 mq e con un peso al di sotto dei 450 kg, si può procedere alla rimozione da soli, e conferire il materiale all'azienda locale che gestisce lo smaltimento. Le lastre grandi, accatastate in attesa di essere trasferite in discarica, devono essere protette con teli di plastica sigillati. Tutti i materiali devono etichettati a norma di legge e portati nelle discariche autorizzate allo smaltimento dell'eternit.
Per evitare la dispersione di residui e polveri contenenti amianto, anche i teli di plastica utilizzati durante i lavori andranno irrorati con le stesse sostanze impregnanti prima di essere rimossi, dopodiché, dovranno essere ripiegati, insaccati ed uniti al materiale da smaltire.
Tutte le superfici dell'area di lavoro, compresi i mobili e gli attrezzi utilizzati, andranno accuratamente pulite ad umido.
Nel caso di lavori in esterno, il terreno dovrà essere pulito accuratamente da eventuali residui di cemento-*eternit*. Durante tutte le operazioni non si deve fumare né mangiare. Inoltre, nel caso in cui i materiali friabili abbiano portato alla creazione di cumuli di fibre o residui filamentosi di *amianto* nelle grondaie o su altre superfici, è necessario rimuoverli, inumidendoli con acqua fino ad ottenere una poltiglia, che deve essere raccolta con delle spatole all'interno di contenitori a perdere o insaccata in sacchi di plastica a doppio telo (e fermato con nastro adesivo resistente).
Come bonificare l'amianto
L'amianto è una sostanza che si trova in diversi prodotti, soprattutto nel campo degli isolanti edili. Se state pensando di procedere con il bonificare l'amianto da soli, senza l'ausilio di una ditta specializzata, è bene tentare di seguire una procedura quanto più sicura possibile. La gran parte dei comuni italiani ha dei piani che regolano queste operazioni, soprattutto per quanto riguarda il sito di stoccaggio o l'eventuale ritiro in loco. il primo passo da fare è proprio quello di documentarsi riguardo le disposizioni elargite dall'amministrazione comunale di appartenenza e poi muoversi di conseguenza.
Cosa occorre? Il materiale per l'estrazione dell'*amianto* potrebbe essere il più vario, tutto dipende dalla posizione occupata dall'*amianto da bonificare*; ad esempio, la rimozione di rivestimenti in amianto può richiedere di attrezzature diverse rispetto a quelle utilizzate per rimuovere la medesima sostanza tossica dal pavimento. In generale ci vorrà una mascherina facciale, appositamente testata per l'amianto. Guanti, indumenti protettivi usa e getta, stracci bagnati, stivali, spruzzatore d'acqua (con qualche arrangiamento potrebbe andare bene anche il pulitore per moquette o il robottino che utilizzate per lavare l'auto). Lo spruzzatore d'acqua è necessario perché, quando iniziamo a rimuovere l'amianto dalla zona designata, è indispensabile mantere il materiale umido in ogni momento. L'umidità trattiene le poveri, cosicché voi non ne inaliate. L'umidità permette alla fibre di stabilirsi e di non disperdersi nell'aria. Il vostro obiettivo deve essere quello di rimuovere l'amianto senza inalarlo e senza disperderlo nell'aria. Per il medesimo motivo, gli stracci bagnati dovranno essere disposti lungo tutto il pavimento e coprire la maggior superficie possibile.
Una volta individuato l'*amianto* e rimosso la gran parte, dovrete assicurarvi di raschiare le superfici che entravano in contatto con la lastra di amianto. Negozi specializzati hanno degli appositi sacchetti dove riporre le polveri e le porzioni di amianto rimosse. Sigillate il materiale tossico e prendete accordi con il comune di residenza per lo stoccaggio.
Sarà il comune a prendersi l'incarico o vi indirizzerà ad una ditta competente. Se intendete consegnare personalmente l'amianto, dovete sigillarlo negli appositi sacchi, e assicurarvi che la discarica accettamateriale in amianto e che dispone dello spazio sufficiente per accettare la quantità di rifiuti che consegnerete.
Quando la rimozione dell'amianto sarà conclusa, dovrete iniziare a bonificare voi stessi, in altre parole dovrete decontaminarvi dalle polveri di amianto. Utilizzate lo spruzzatore d'acqua e lavatevi quando ancora indossate la tuta usa e getta, spruzzate l'acqua dall'alto verso il basso, togliete gli indumenti protettivi. Il respiratore (o la mascherina), va tolta solo quando sono state rimosse tutte le polveri, quindi è l'ultimo passo da effettuare. Al termine del lavoro è necessario assicurarsi che tutti i lavoratori, compresi voi, abbiano completato la decontaminazione del proprio corpo. Per sapere se avete svolto efficacemente il vostro lavoro di bonifica dell'amianto, potete rivolgervi ad una ditta specializzata o consultare un esperto. Considerando i costi di smaltimento e i lavori di manutenzione necessari per smontare pareti, isolanti o pavimenti, prima di eseguire ogni sorta di lavoro è bene contattare una ditta per confrontare il loro preventivo con i costi che dovrete comunque sostenere per la manutenzione e lo smaltimento. Se si tratta della rimozione di un semplice tegolato, quasi certamente vi converrà bonificare l'amianto autonomamente.
IN PRESENZA DI "POLVERINO": COME FARE?
Se viene rilevata la presenza nella superficie di pavimentazione del cortile d' abitazione di materiale friabile simile al cemento, con presenza di fibre affioranti, o se nel sottotetto è presente uno strato di 10-15 cm di polvere (non la solita polvere che si deposita nei locali, ma uno strato consistente appositamente livellato!) e se risulta memoria di un intervento di "posa" del polverino da parte di genitori, nonni, zii ecc... è importante segnalare la situazione al Comune di Casale Monferrato. Verranno attivate le procedure previste per l' intervento.
QUALI SONO LE DITTE ABILITATE ALLA BONIFICA DEL CEMENTO-AMIANTO?
Le Ditte abilitate alla bonifica del cemento-amianto sono iscritte all'ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI.
L' elenco completo delle Ditte abilitate d' Italia, suddiviso per provincia, aggiornato in tempo reale, è visionabile sul sito dell' Albo:
www.albonazionalegestoriambientali.it
· ELENCO ISCRITTI
· CATEGORIA 10A per conoscere le Ditte che sono abilitate a bonificare lastre ondulate, pannelli, tubi, manufatti compatti
oppure
· CATEGORIA 10B per conoscere le Ditte che sono abilitate a bonificare anche il materiale friabile oltre a tutti i materiali della categoria 10A
Oltre all' iscrizione all' Albo Nazionale Gestori Ambientali, il personale addetto alle operazioni di bonifica dell' amianto e ilresponsabile tecnico devono inoltre essere in possesso dei titoli di abilitazione conseguiti a seguito di apposito corso di formazione professionale ai sensi art. 10 comma 2 lett. h) della Legge 27/03/1992 n. 257 (il cosiddetto "PATENTINO" per l'amianto).
Le Ditte che possono eseguire le bonifiche sono tenute a fornire prova dell'iscrizione all'Albo e dell'abilitazione dei singoli operatori all' ASL, nell'ambito della documentazione allegata al Piano di Lavoro.
L' elenco completo delle Ditte abilitate d' Italia, suddiviso per provincia, aggiornato in tempo reale, è visionabile sul sito dell' Albo:
www.albonazionalegestoriambientali.it
· ELENCO ISCRITTI
· CATEGORIA 10A per conoscere le Ditte che sono abilitate a bonificare lastre ondulate, pannelli, tubi, manufatti compatti
oppure
· CATEGORIA 10B per conoscere le Ditte che sono abilitate a bonificare anche il materiale friabile oltre a tutti i materiali della categoria 10A
Oltre all' iscrizione all' Albo Nazionale Gestori Ambientali, il personale addetto alle operazioni di bonifica dell' amianto e ilresponsabile tecnico devono inoltre essere in possesso dei titoli di abilitazione conseguiti a seguito di apposito corso di formazione professionale ai sensi art. 10 comma 2 lett. h) della Legge 27/03/1992 n. 257 (il cosiddetto "PATENTINO" per l'amianto).
Le Ditte che possono eseguire le bonifiche sono tenute a fornire prova dell'iscrizione all'Albo e dell'abilitazione dei singoli operatori all' ASL, nell'ambito della documentazione allegata al Piano di Lavoro.
Alcune foto su come impregnare l' amianto e prepararlo per il trasporto, clicca sull' immagine per ingrandire:
INDUMENTI PROTETTIVI:
MATERIALE ESSENZIALE:
EDIFICIO DA BONIFICARE:
PROCEDURA ESATTA:
- PRIMA DI RIMUOVERE L'AMIANTO INCAPSULARLO
- RIMUOVERE AMIANTO
- CONFEZINARLO
IL CONFEZIONAMENTO PER IL TRASPORTO
LE ETICHETTE
ASSOLUTAMENTE VIETATO ANCHE DALLA LEGGE:
RIMUOVEVA AMIANTO DA SOLO, SENZA AUTORIZZAZIONI E SENZA NESSUNA PRECAUZIONE
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