Il principale problema che si può riscontrare nella conservazione del pellet è l’umidità: la presenza di acqua nel legno infatti fa sì che una parte dell’energia liberata durante la combustione venga sprecata per far evaporare l’acqua, quindi più umidità è presente nel legno, più energia servirà alla sua evaporazione e quindi rimarrà una minore energia adibita alla produzione di calore. Di conseguenza, a parità di quantità di legna bruciata (e quindi di costi), l’ambiente si scalderà di meno se la legna è umida.
Proprio per questo motivo i pellet sono sempre confezionati in sacchetti di plastica termosaldata.
Se mettete i vostri pellet nel box per qualche mese non succede nulla, ma sarebbe meglio mettere in atto qualche piccolo accorgimento...
Ecco alcuni consigli:
A) Cercate di rialzare i sacchi accatastandoli sopra i bancali, non appoggiateli per terra.
B) Se i sacchi sono appoggiati al muro, una lastra di polistirolo potrebbe essere molto utile come isolante.
C) La cosa migliore sarebbe dotarsi di un contenitore di legno, tipo un vecchio baule o una cassapanca, da lasciare in casa, meglio se vicino alla stufa, dove versare il contenuto di 5-6 sacchi, mediamente il consumo settimanale, per poi travasarli nella stufa con una capiente paletta. In questo modo i pellet, stando in ambiente asciutto, riscaldato e ventilato, avranno il tempo di cedere l’umidità accumulata.
D) Se avete avanzato sacchi di pellet dalla stagione precedente metteteli in testa ai nuovi e consumateli per primi.
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